E' bastato
poco
perché tu
lasciassi
segno.
*
gli spazi
fra le nostre mani,
sono stati fatti in
modo
che un'altra persona,
possa riempirle...
*
L’istante segnato dal
tuo arrivo è esploso.
L’aria si è espansa fino a stordirmi.
Giorni e giorni per
riavermi dal coma che come scudo crepato
è ormai polvere a causa di te, macchina
da guerra le cui armi
solo una cosa son capaci di ferire...l’orgoglio di un
uomo.
In questione non c’è la tua bellezza, anche un cieco la vedrebbe.
La tua
natura ha colpa per la guerra che dimora in me.
Né carri né spade le tue armi.
Il tuo sorriso sottile non ha bussato,
ma ugualmente s’è fatto strada nel mio
giardino.
La guerra scoppiata non provoca morte.
Dà vita ad un ruscello, ora
fiume in piena che tutto travolge,,
*
una ragazza si sporge
le sere dal muretto del mio giardino e mi guarda,
non so chi sia, ha occhi
grandi e tristi e attende qualcosa.
Io faccio finta di non vederla ma mi faccio
vedere, so che lei mi vede e non sa cosa vede,
ed è per questo che torna sul
muretto.
Io e lei giochiamo questo, che è bello, perchè è segreto a noi quanto
agli altri.
Ed è cosi che si sente volare,,
*
... e a me piace questo silenzio perche' rende omaggio al tuo essere Luna
*
La metrica di te, non
ha sproni,
è sospiro di sollievo
ed incanto,
s'una onda rincorri
traspirazione,
in una pietra dilavi
il tradimento,
nei gesti comuni
cerchi invitta essenza.
Hai letto
i miei pensieri.
Ora arriva
il meglio.
Un cuore
*
Ora parli e Sorridi
E
dal fondo della stanza
Lenisco il tuo dolore
Ti osservo e con gli occhi
Disegno
il Contorno
Di noi Vicini
*
E danzo sul sospiro
della tua scelta
*Il peso delle parole
riappare
ostinato e greve
confuso con
la grammatura della carta
__ cosi imperfetti i solchi__
le indelebili macchie fra le righe e gli spazi
__
poi la coerenza da non dimenticare mai
lo stile cercato nei cassetti e dentro la polvere dei libri
la fatica della ricognizione
tutto ha un inizio
nulla si conclude qualcosa rimarrà
o magari no
e la consapevolezza che il
tempo sposta le nuvole e
inchioda i sentimenti
alle pareti_
*
Come lei nuotò in me
ed io in lei senza che i volti incrociassero sguardo nuotai la stessa acqua.
Fu il nostro respiro.
*
La sola cosa che ti
possa regalare.
Scrivere la mia Rosa per Te.
*
Incontrarsi in un
sogno
non è il luogo ideale
per un amore
che il giorno dopo
è sempre un’incognita
di memoria
e non è solo
colpa dell’età
e basta un colpo di
tosse
una luce accesa
la sirena
dell’antifurto
del vicino
un tuono
o un amplesso di
gatti
a farci sparire
dallo schermo
interiore.
Incontrarsi nella
musica
non è certo il luogo
ideale
per fare l’amore
vivere in una canzone
incisa su un vinile
le lenzuola
gracchiano
e anche le note
su solchi di plastica
invecchiano.
Incontrarsi in un bar
non è affatto il
luogo ideale
per parlare d’amore
tra lo zucchero
tuffato in un caffè
le parole spente da
sorsi
tazze bollenti
e i commenti del
gestore
su chi si offre di
pagare.
Vorrei amarti
in una conchiglia
che custodisce il
mare
*
i bicchieri implosi /
il battito del cuore tuo
rasente il mio silenzio.
L'amore va respirato
il battito del cuore tuo
rasente il mio silenzio.
L'amore va respirato
*
L'incontro
con te
è senza
appuntamento.
Senza attesa
e luogo.
Mi fa
sorridere
il salutarci
sapendo già
che ognuno
porterà
l'altro
con sé.
con te
è senza
appuntamento.
Senza attesa
e luogo.
Mi fa
sorridere
il salutarci
sapendo già
che ognuno
porterà
l'altro
con sé.
e salire le scale a quattro a quattro raggiungere le mie buone
ragioni _ sotto le tue ciglia
*
Vorrei parlarvene.
Ma sarebbe inutile.
Mi prendereste per matto.
Più volte avrei
voluto gridare:
“Guardate quant’è
bella!”
Ma ho avuto paura.
Paura che mi
dicessero: “che gridi?”.
davanti ad una
pozzanghera.
E mi son fatto taciturno.
*
il pensiero di invecchiare al profumo di te
*
*
Il silenzio ascolta sapendo di non essere capito.
E fa ancora più silenzio.
*
Le istruzioni
della vita
parlano di tempo
come cura.
Per gli effetti
del tuo sorriso
nessun farmaco
ancora scoperto.
E il tempo
in analisi
per ritrovare
la sua funzione.
Dalla radice
del tuo sorriso
si estrarrà
quel principio attivo
che arresterà
l'invecchiamento
dei ricordi
*
Ho rubato un po' di rosso dai tramonti per nasconderlo tra i
capelli, mangio fragole e a volte mi piace vivere sulla punta di una matita
*
Il nostro gioco non
finisce per questo lo stupore è un demone che ci rapisce.. finché c'è qualcuno
che s'affida all'intuizione rilancia i dadi e avanza di un'altra posizione
C’erano i sogni. C’era la realtà. C’era lei che li faceva
incontrare
*****
Ho comprato quel nuovo vestito
per cambiarmi nei giorni di festa,
come avrebbe voluto mio padre
e mia madre sarebbe contenta.
Io lo so, questo sa di provincia
come un coro di bimbi alla messa
o le paste per tutti in famiglia
o, al Caffè, la partita a biliardo.
È provincia, lo so, per davvero,
ma la fretta mi sfianca e mi uccide
e ho deciso che non c’è più meta
navigando fra i volti che incontro.
La città sembra un bosco incantato
le corriere hanno rughe di gente
so che vivere controcorrente
male fa, ma è un sentiero obbligato.
E così ho coltivato un’aiuola,
un’aiuola che incontri a un incrocio
han pensato che fossi uno scemo,
ma scappavano: avevano fretta.
Nell’aiuola ho piantato i miei sogni
costruito una casa di legno,
dove scrivo le storie che sento:
ma mi manca il finale a sorpresa
Solo tu sei colei che si ferma
ad ascoltare le parole contorte
quelle che riesco ancora a cantare:
perché abbiamo una pelle che vibra.
Mi ricordo di te da ragazza,
con la gonna agitata dal vento:
m’incantava il sorriso gratuito
caldo quanto una dolce carezza.
Ed è vero, mi dici, s’invecchia,
ma vedere che il vento negli occhi
sia lo stesso del tempo che è stato,
è sentirmi attaccato alla vita.
Sai che c’è: a volte un viaggio finisce
e la fine ti sembra banale
io vorrei rimanere a sognare,
io vorrei rimanerti a sognare
calda e dolce, e perenne nel tempo
anche se fossi altrove o non fossi
e trovar le tue rughe più belle
in chi incrocio, anche fosse per caso….
*****
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Ho comprato quel nuovo vestito
per cambiarmi nei giorni di festa,
come avrebbe voluto mio padre
e mia madre sarebbe contenta.
Io lo so, questo sa di provincia
come un coro di bimbi alla messa
o le paste per tutti in famiglia
o, al Caffè, la partita a biliardo.
È provincia, lo so, per davvero,
ma la fretta mi sfianca e mi uccide
e ho deciso che non c’è più meta
navigando fra i volti che incontro.
La città sembra un bosco incantato
le corriere hanno rughe di gente
so che vivere controcorrente
male fa, ma è un sentiero obbligato.
E così ho coltivato un’aiuola,
un’aiuola che incontri a un incrocio
han pensato che fossi uno scemo,
ma scappavano: avevano fretta.
Nell’aiuola ho piantato i miei sogni
costruito una casa di legno,
dove scrivo le storie che sento:
ma mi manca il finale a sorpresa
Solo tu sei colei che si ferma
ad ascoltare le parole contorte
quelle che riesco ancora a cantare:
perché abbiamo una pelle che vibra.
Mi ricordo di te da ragazza,
con la gonna agitata dal vento:
m’incantava il sorriso gratuito
caldo quanto una dolce carezza.
Ed è vero, mi dici, s’invecchia,
ma vedere che il vento negli occhi
sia lo stesso del tempo che è stato,
è sentirmi attaccato alla vita.
Sai che c’è: a volte un viaggio finisce
e la fine ti sembra banale
io vorrei rimanere a sognare,
io vorrei rimanerti a sognare
calda e dolce, e perenne nel tempo
anche se fossi altrove o non fossi
e trovar le tue rughe più belle
in chi incrocio, anche fosse per caso….
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